LoVe

Abbiamo bisogno d’AmOrE.
Di qualcuno che ci dia speranza nei momenti bui della nostra esistenza, che chissà perché sono sempre di più. Di un sorriso che ci faccia capire che domani sarà meglio di oggi.
Di qualcuno che ci asciughi una lacrima che dispettosa è scappata al nostro controllo.
Abbassiamo la guardia anche noi, come tutti. Non siamo delle rocce. Il granito non avvolge i nostri cuori, non ci appartiene.
Perché sogniamo, speriamo, piangiamo, siamo tristi, felici, incostanti, incoerenti, criptici, disperati o anestetizzati verso ogni manifestazione umana. Ma infondo siamo. È quello che ci contraddistingue. L’esserci nella nostra fisicità, nei nostri sbalzi d’umore. Nel nostro completare il mondo.
Un cerchio che si chiude con miliardi di anime su questa terra, tutte unite, tutte distanti, tutte utili.
L’amore è quello che ci dovrebbe legare, che ci dovrebbe dare una ragione di agire, sempre e comunque.
Anche se, il più delle volte siamo più mossi dal cieco odio, dalla rabbia, dall’invidia, dalla cattiveria più che dall’amore. Un mondo perfetto, ideale come lo vorremmo, non esiste. Questa è una maledetta giungla urbana dove devi correre per sopravvivere, guardarti le spalle e sperare di essere più veloce di quello che ti sta accanto.
Non abbiamo certezze, siamo come formiche che corrono per accumulare le provviste per l’inverno. Ma quale inverno? Inverno meteorologico o inverno dell’anima?
A cosa serve tutto questo nostro affannarci? Tutto questo nostro pavoneggiarci perché abbiamo questo e anche quello, e poi quell’altro?
Per essere più felici? Ma sappiamo davvero che diavolo sia la felicità? Ce lo siamo chiesti?

La felicità vive nei gesti più semplici, in quelle cose che non ci aspettiamo, negli incontri improvvisi, negli sguardi fugaci, nel ricordo di quello che abbiamo vissuto. In tutto quello che ci fa stare bene. In un bicchiere di vino o in un cioccolatino.
La felicità è saper vivere, è saper ridere di ogni cosa, è saper apprezzare quello che ci succede.
È chiudere gli occhi sereni perché abbiamo ancora un sogno.
È sapere che c’è. Che qualcosa c’è. Che qualcuno c’è. Anche se ci sono le bollette da pagare, anche se tuo figlio non la smette di piangere, e tu non sai perché.
Anche se ti mancano sette esami alla laurea e i tuoi sono convinti che ti stai per laureare. Anche se hai perso il lavoro, se ti si è rotta la macchina e non hai i soldi per aggiustarla.
Anche se l’unica persona che ami non ti considera. Perché aspetti qualcosa che forse non accadrà mai.
Anche se tutto il resto, che sai solo tu perché lo tieni nascosto nel tuo cuore.
L’amore rincuora, disseta, completa. Ma soprattutto aiuta.
È uno di quei beni che nonostante tutti i nostri sforzi terreni, non può essere comprato, né venduto. Almeno non l’amore, quello con la ‘a’ maiuscola. Quello che ci serve, che ci è indispensabile nella vita.
Quell’amore lì, ha molti nomi e molti volti. Si nasconde dove tu non andresti mai a cercare, perché diamo troppe cose per scontate. Perché tutto ha sempre funzionato così… E non ci preoccupiamo di capire il perché delle cose.
C’è una spiegazione a tutto, c’è un fine, un destino.
Le nostre esistenze sono tracciate. Non siamo marionette.
Prima lo capiremo e meglio potremmo vivere.
Dobbiamo solo deciderci ed aprire gli occhi.
Sono sicura che questo mondo malato sarebbe un posto migliore in cui vivere e noi tutti saremmo decisamente più felici.

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