Nessuno si salva da solo
Ci sono
persone che non puoi dimenticare, ci sono cose a cui è impossibile non
pensare.
Ci sono momenti nella vita in cui tutto
ti fa sentire solo. In cui tutti ti girano le spalle. Dove tutti se ne fregano perché
è più comodo pensare a se stessi piuttosto che fare un sorriso e dirti che
anche se il momento è difficile, tutto si risolverà.
Ci sono momenti in cui vorresti solo
piangere, perché ti senti talmente fragile che ti viene voglia di non lottare
più. Inizi a pensare che da solo contro tutti non ce la puoi fare, perché in
fondo, anche le persone per cui fai tutto, per cui ti prodighi fino all’abnegazione,
in fondo di te se ne fregano.
Allora li capisci che lottare è inutile, perché
se tu continui a salvare gli altri, nessuno salverà te quando ne avrai bisogno.
In quei momenti ti rendi conto che sei
piccolo e che in fondo la tue sono risorse limitate, che non c’è ragione di
diventare trasparente per qualcuno che non lo merita.
Perché si è ciechi davanti ai ‘grazie’, davanti
ai ‘scusa’. Perché essere comprensivi oggi non va di moda, perché rimproverare
e accusare è più facile di capire e sostenere.
Facile poi piangere il morto, facile dire che bisognava accorgersene prima.
Abbiamo bisogno di essere sostenuti ma
anche amati e compresi, almeno qualche volta. Perché una vita arida non fa per
nessuno. Perché non essere capaci di leggere negli altri il dolore e la rassegnazione
è un difetto piuttosto grosso.
Non sopporto gli egoisti, nemmeno se
vivono accanto a me. Non sopporto chi è solo capace di chiedere e mai di dare,
mai di ringraziare per quello che ogni giorno viene fatto.
Perché essere così ciechi davanti all’evidenza?
Forse perché è più comodo pretendere
piuttosto che essere grati per quello che ogni giorno si ha. Perché non
riconoscere gli sforzi è più comodo che sentirsi forti.
Ma io francamente non ce la faccio più.
Nessuno se ne accorge ma io non ce la faccio, e forse l’unico modo per gridare
stando in silenzio è dirlo qui.
Perché nessuno si salva da solo, nemmeno io.
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