In the Mood of LoVe

Avete mai l’idea di essere innamorati dell’idea dell’amore?
Di quel costrutto felice che ci fanno credere esista?
Dalla televisione, alle storie d’amore scritte sui libri, quelle struggenti e perfette, fino ai cartoni animati, dove Disney &Co ci fanno credere che sperare nella favola non è poi così sbagliato, perché le favole si realizzano?

Struggervi solo nell’idea di qualcuno da amare, idealizzando la sua figura fino ai massimi storici. Fantasticando ad occhi aperti, immaginandovi sotto il sole della Grecia o stretti sopra di un’amaca a Cancun? Lontano dalla quotidianità, come se lontano volesse dire possibile?

Bhè sapete che vi dico, pensavo che fosse una prerogativa femminile, o se volete, per non generalizzare, una prerogativa esclusivamente mia.
Oggi invece con mio grande stupore, celato da un falso sorriso per mascherare il mio stato di totale smarrimento emotivo, scopro che anche gli uomini non sono del tutto privi del gene infarinato nel miele che si attiva quando ci si mette a fantasticare su qualcuno.

Nel caso di stamattina, durante il viaggio in treno che mi avrebbe portato al lavoro, la fantasia del mio amico aveva i capelli biondo miele (cito testualmente) due occhi azzurri e penetranti e un sorriso così smagliante da pubblicità di un noto dentifricio(continuo a citare testualmente…).
La ragazza in questione, palesemente non interessata al mio amico (sempre a parole sue)che si libra in facoltà, è croata e studia giurisprudenza.

In un nano secondo dalla sua bocca avevano già qualche figlio insieme e lui si era trasferito in Croazia per tentare la fortuna finita l’università, dopo aver archiviati gli amici locali con tanto di lacrime e fazzoletto bianco.
Poi la favola, irrimediabilmente si interrompe –colpa dei troppi melodrammi anni ’50 visti? Colpa della vita? O solo del suo caratteraccio che sguazza nel pessimismo?- e lui ritorna mesto mesto all’ovile, dove tutti gli amici lo hanno abbandonato, perché traditi per una donna e lui si ritrova povero e privo anche della sua amatissima chitarra, unica componente femminile nella sua vita odierna, che ha venduto per trovare i soldi per pagarsi il viaggio da qui in Croazia….

Spettacolare non trovate?
Tutto questo in poco meno di una mezz’ora scarsa di viaggio, in una sorta di favola condivisa con me e un altro uditore…
Ora mi viene il dubbio che questo suo sogno condiviso, per quanto accelerato e poco credibile, in fondo non possa essere che un modo per rendere il sogno più vero e reale. Condividendo infatti una cosa personale si contribuisce a renderla credibile, in quanto il pensiero, si sa crea.
Allora, mi viene da pensare, che tutto questo pensare e sorridere, allargando il cuore alla speranza che davvero un domani la ragazza dai capelli biondo miele con l’anima rock si innamori perdutamente di lui (che si dà più che spacciato) sia davvero terapeutico e che forse per sognare un po’ più in modo reale non sia il caso che inizi anche io a parlare delle mie visioni pindariche che nascono in pieno giorno, nei posti più strani.
Almeno fino a quando il mio prossimo interlocutore, visibilmente spaventato non deciderà di darsela a gambe…






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