Ieri ho messo apposto la soffitta. Vecchie riviste, libri, giocattoli, stoffe impolverate e foto.
Così tante foto da farmi venire le lacrime.
Ho appoggiato per terra i miei intenti di 'riordinatrice perfetta' e mi sono seduta in un angolo. Con la schiena appoggiata al muro freddo e un principio di temporale sotto al naso mi sono messa a guardarle quelle foto, inedite e perfette.
Curioso come dentro si nascondano le istantanee di momenti speciali. Feste, compleanni, sorrisi. Momenti pressochè insignificanti di una festa anni '80 che diventano memorabili.
Fissati per sempre sulla pellicola lucida. Così senza parole né contesto sembrano immortali. Gente che ti guarda dritto negli occhi e sorride spensierata. Nonni, zii, parenti che non ci sono più, felici intorno ad un tavolo, un po' di vino e una torta.
Le foto racchiudono una semplicità difficile da ritrovare nelle nostre vite, così moderne e lucide. Da copertina.
Forse è per quello che ci piacciono così tanto. Per la loro capacità di fermare un tempo che non tornerà più, così vintage, così  preziose, belle.
Cose che nemmeno ricordi d'aver vissuto te le ritrovi davanti agli occhi, come prove ineluttabili di vita vissuta. Sono una porta aperta verso i tui ricordi, quelli che credevi aver sepolto sotto litri di maturità, una giovinezza passata, qualcosa che sarà per sempre tuo.
Forse è per questo che facciamo così tante foto, per permetterci di intasare il presente con il passato.
Perchè la storia di ognuno di noi è importante. Sono importanti i racconti di famiglia, i documenti, le cose, i sentimenti. Siamo legati, attaccati alla nostra storia, perchè senza di essa non saremmo noi.
Senza storia non saremmo nulla.

Un braccio che ci collega, a cui reggerci saldamente. Per cullarci dentro quella malinconia che in fondo ci piace tanto e ci è necessaria.

Rivedendo tutte quelle foto, pensavo a quanto sarebbe bello potere rivivere quelle tavole piene di persone care, tutti quei sorrisi, quell'odore infeltrito di protezione.
Vorrei vederli con la consapevolezza di oggi, avere la possibilità di riabbracciare le mie zie che da troppo tempo non ci sono più, dare un bacio a  mia nonna e dirle che non c'è giorno che passi senza che io pensi a lei.
Avere la possibilità di parlarci ancora, per una volta soltanto, davanti ad un bicchiere di vino, fare finta che fosse tutto reale. Illudermi d'avere ancora accanto tutti loro.
Illudermi di avere ancora tempo.
Ma la vita non si volta mai. Non si guarda mai le spalle.

Ti dicono che la morte è inevitabile, e questo lo sappiamo tutti. Quello che non è così facile è accettarla e fare pace con lei. Una foto certe volte non basta per colmare un buco che ti ritrovi tra le pieghe dei ricordi. Quando credi d'aver sepolto tutto infondo allo stomaco e un breve sconquasso lo riporta a galla.
Quando pensavi d'aver dimenticato e invece no, non lo hai fatto.
Lasciamo tante persone sulla strada della vita. Certe consapevolmente altre no.
Il più delle volte non ci fermiamo nemmeno a riflettere sulle nostre azioni, fin troppo convinti d'aver fatto bene, di aver agito in modo corretto.
Anche se è scontato che non possiamo tornare indietro, credo che per rimediare ad un errore ci sia sempre tempo, se c'è la piena consapevolezza e volontà di farlo.
Se vivessimo in un mondo più consapevole, forse ne guadagneremo tutti.
Ma credo che in fondo questa possibilità, sia solo un'altra stupida utopia generata dal mio animo troppo sentimentale.


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