Merry Xmas

Tra poche ore sarà Natale.
Che farete voi in questo Natale? Dove sarete tra poche ore? Con chi? A chi penserete in questo giorno che la maggior parte di noi aspetta per tutto l'anno?

C'è la crisi, è vero. La vediamo, la tocchiamo, ce la sentiamo sulla pelle ogni istante di questa nostra esistenza. Siamo italiani, confinati in questa penisola, in questa terra ostile. Le favole con il lieto fine le lasciamo oltreoceano, dove nonostante tutto, la speranza resta e i cuori sembrano essere meno aridi.
Girando per le strade ho trovato poche luci accese, sia per le strade pubbliche che sbirciando tra le case private.
Una cosa che non è cambiata dall'anno scorso è la frenesia con cui le persone si muovono in questi giorni, sembrano formiche impazzite a cui è appena stato calpestato il formicaio.
Operaie che corrono ai ripari, per arginare un disastro annunciato.

Persone piene di borse che saccheggiano gli scaffali dei negozi d'alimentari come se si stessero preparando a vivere il loro ultimo girono sulla terra e avessero deciso di utilizzarlo solo per mangiare.

Oggi pareva una rapina organizzata. Spintoni, risse, gente nervosa, massaie disperate perchè le capesante erano finite. Uomini annoiati che le seguivano mansueti come cani addestrati.

Tutto questo mi ha portato addosso una tristezza infinita. Spendiamo i nostri soldi e il nostro tempo per mangiare cose che ci fanno male. Cibi pieni di conservanti, coloranti e ingredienti potenzialmente dannosi. Condimenti superflui, burro a volontà.

Non ci rendiamo più conto, o forse non lo sappiamo nemmeno più, quale sia il valore del Natale, di questa festa a cui abbiamo tagliato le radici e lasciato solo i rami secchi.

Oggi avrei voluto fermare un paio di queste 'formiche impazzite' e chiedere loro 'perchè'. Perchè diavolo si affannavano tanto a correre e prendere tra le luci calde e il freddo della giornata che volgeva al termine.

Perchè comprare, perchè accumulare cose, perchè mangiare.
Se la vediamo in maniera totalmente 'pagana' domani è un girono come un altro. Che c'è di speciale???
Che c'è di speciale se togliamo il valore della festa, della carità, della condivisione?

Per chi cucineremo domani? Per parenti che non vediamo da un anno e che, per dirla tutta, nemmeno ci stanno simpatici.
Risultato: passerete una giornata lunga, interminabile, tra persone che sopportate poco mangiando troppo e terminerete la gironata con il mal di testa, la pancia piena e il portafoglio vuoto. Come ogni Natale, sommersi da bambini urlanti e capricciosi.

E' davvero questo il Natale?

Non dico che dobbiate sognare il Natale da  film americano, dove tutto è bello e sa di zucchero. Non dico che dobbiate sperare di trovare l'amore della vostra vita, la pace nel mondo e altre magnfiche cose impossibili che eviterò di enunciare, ma pensate a voi stessi.
Fermatevi un attimo e guardatevi.
Guardate le vostre vite, i vostri figli, i vostri matrimoni, i vostri affetti e ditemi che ci vedete.
Siete felici? Siete in pace con voi? Sentite il cuore scoppiare di gioia o vi fa male? E non sto parlando di principio di infarto...

Il Natale è regalare un abbraccio, un bacio, un sorriso. Il Natale è dire a qualcuno che domani andrà meglio, è avere un pensiero per gli ultimi.
Il Natale è fare qualcosa per qualcuno senza pretendere nulla in cambio se non una felicità inaspettata in mezzo allo stomaco.
Il Natale è lasciarsi contagiare da un'armonia inaspettata,  è lasciarsi travolgere dagli eventi, belli o brutti che siano e ringraziare per quello cha abbiamo, per le persone che ci stanno intorno.

Il Natale è sapere riconoscere un'emozione negli occhi di qualcuno. Il Natale è fare attenzione alle nostre vite, averne cura e ridere di più.

Il Natale può essere ogni giorno, se lo vogliamo.

Dobbiamo solo lasciare che accada, avere fede e pregare un po' di più per chi ne ha bisogno.

Allora rimboccatevi le maniche e iniziate da domani che, guarda caso, è proprio Natale.

Regalate la gioia.


Buone feste a tutti.

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