Ci sono cose che l'amore non comprende.
Cose che vanno al di là dello spazio e del tempo. Cose che forse non scopriremo mai.
Alle volte ci lasciamo trasportare dalle emozioni più profonde, quelle di pancia, quelle che raramente confidiamo a qualcuno. 
Succede che investiamo tutte le nostre risorse in un rapporto, alle volte in qualcosa che esiste solo tra lo spazio della nostra mente, attorcigliato tra la razionalità e il buon senso. 
Qualcosa di nostro, profondo. Certezze che si amplificano da segnali terzi che ci arrivano, cose che veniamo a sapere dopo, che ci fanno ripensare a quello che abbiamo vissuto.
Ricordi lontani e vicini. Altre vite.
Le anime gemelle non esistono, o meglio sono 'solo' persone che ci portiamo dietro da diverso tempo, anime che si rincorrono da vite passate, destinate a ritrovarsi innumerevoli volte. 
Gironi concentrici, girotondi che si abbracciano e si lasciano.
Il destino è qualcosa di misterioso e concreto. Reale come sono le nostre percezioni più sottile, i sobbalzi del nostro cuore, reale come quello sguardo e quel sorriso che non riusciamo a dimenticare e che ci tormenta da troppi anni.
Accade alle volte di incontrare qualcuno e di avere la netta sensazione di vorrerci passare insieme l'intera esistenza.
Poco importa se poi accade davvero, o se per consuetudini e congiunzioni astrali, questo non avviene.
Noi ne siamo certi perchè il nostro cuore già lo sa.

Quando accade, crediamo d'essere pazzi, esauriti dal lavoro, stressati dalla vita. Allontaniamo il pensiero e facciamo finta di nulla, dicamo a noi stessi che il troppo sentimentalismo non ci fa bene, che queste sono solo cose da commedia americana.
E invece  no. Noi infondo alle viscere sappiamo.
Sappiamo che in questo mondo è tutto connesso. Che siamo legati da fili invisibili. Da qualche parte denntro di noi, sappiamo che a livello di coscienza siamo in connessione anche con chi ancora non consociamo. Lo siamo con chi non c'è più, ma che da qualche parte nell'universo ci aspetta, inviandoci messaggi che il più delle volte non comprendiamo.
Non sappiamo cogliere.
Il più delle volte capiamo quando è troppo tardi, quando non c'è più tempo per tornare indietro.
Capita di pensare a fatti e a conversazione avvenute diversi anni prima ma che nella nostra mente appaiono cosi attuali, vicine. Le 'sentiamo' come parte di noi, come qualcosa che per qualche ragione particolare non vogliamo lasciare andare, ma ignoriamo le cause.
Sappiamo che c'è ma non sappiamo il perchè.
Nessuno studio, per quanto accurato può darci una spiegazione, sono cose che non riguardano la mente, che non hanno nulla a che fare con la razionalità.
Spesso mi chiedo se ho lasciato un solco nelle vite di chi mi ha incontrata, consociuta, consumata. 
Spesso mi chiedo se rimango sospesa nei peniseri di qualcuno prima di chiudere gli occhi la sera.
Mi chiedo se sono ancora presente nella vita di qualcuno, se un sorriso si apre sul volto di chi ho contribuito a cambiare, a far crescere. Se qualcuno che ho ferito mi pensa con rammarico, con malinconia o solo con rabbia.
Non per vana gloria, ma per curiosità, la stessa curiosità che muove il mio cuore, che lo fa tendere verso qualcosa che per me è ancora oscuro, che lo fa navigare nelle oscure acque dell'amore. Quell'amore che sopravvive a tutto, e che ora so, non mi abbandonerà mai. Quel sentimento che mi toglie il fiato e che mi si aggrappa allo stomaco stringendomelo e che mi fa dire che il tempo e lo spazio sono solo un'illusione.





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