dove l'ingiustizia regna sovrana

Sono stanca di combattere contro mulini a vento. Stanca di rendermi conto di vivere ogni giorno in un paese dove non c'è tutela, non c'è argine alla corruzione al malaffare. Un paese in cui non hai la forza per opporti, per alzare la voce per dire la tua e far valere i propri diritti.
Diritti.
Questi sconosciuti. Tigliete dal vocabolario la parola 'diritto' se non sapete cosa sia.

Io sono una scrittirce, un'idealista nell'anima, votata alla giustizia, alla perfezione, all'ordine.
Scoprire che ora, tutti i miei sforzi, anni di tribolazioni in questo mondo spietato che è l'editoria italiana siano stati vanificati in cinque minuti mi dà il voltastomaco, mi fa arrabbiare mi fa stare male.

Perchè sappiate, signori miei che quando si è 'piccoli' e potenzialmente indifesi, in questo paese si viene schiacciati come formiche.

E l'unica cosa che ti resta è osservare inerme quello che si consuma davanti ai tuoi occhi.

Che se ne dica oggi pubblicare un libro resta ancora un miraggio per molti, nonostante la mole di falsi editori che circolano, nonostante la mola di robaccia che si legge e nonostante la mola di quelli che (per fortuna) scrivono.
Quando accade però, per quei dieci minuti ti senti invincibile. Senti d'avercela fatta, di esserci riuscito, in poche parole ti senti felice.
Felice perchè nonostante le notti in bianco, gli sforzi, i pianti e le delusioni tu ce l'hai fatta, per poi scoprire che quello è solo l'inizio del tuo viaggio. Ma è il tuo bellissimo viaggio, fatto di sacrifici che non sono più amari perchè in cuor tuo sai che nessuno, e dico NESSUNO potrà mai più rubare quello che TU hai costruito.
E invece no.
Invece accade che qualcuno possa ancora rubarti le idee e farti sprofondare in un baratro di frustrazione.

Per farvela breva è appena uscito in Italia oer l'editrice Nord il primo capitolo della trilogia erotica di J. Kenner, autrice del genere già famosa in America.
Il libro per intenderci ha lo stesso identico titolo del mio libro. Uscito un anno fa.
Liberami.
Capirete bene quale danno d'immagine sia per me, e che rabbia mi faccia vederlo nelle librerie, e assistere all'orda di donne che corrono a comprarlo, ormai chiave delle cinquanta sfumature.

Questa non è letteratura, questo e business, questo è marketing da quattro soldi, questo è tutto quello in cui non credo.
Per il diritto d'autore seguendo le leggi italiane si può far ben poco, che consiste in lunge ed estenuanti cause che hanno il sapore della sconfitta già all'inizio.
Io scrittrice italiana non appoggiata da un colosso dell'editoria italiano, ma una modesta e rispettabilissima casa editrice con cui mi vanto di avere un rapporto umano bellissimo, vengo automaticamente tagliata fuori dalla possibilità di dire al mondo: 'e no scusate, guardate che c'ero prima io...'.
Tutti quelli che scrivono o hanno il sogno di farlo, capiranno che cosa voglio dire.

Sono profondamente arrabbiata, disgustata e stufa di quest'Italia.
L'hastag su twitter #Liberami lo ho usato io per prima e continuerò a farlo, in barba a tutti quelli che lo useranno per twittare altro.
Non voglio giudicare, essere sprezzante o cattiva anche se, in cuor mio, sappiatelo ne avrei una gran voglia.
Questo è il MIO blog e questo qui sotto è il MIO libro e vi assicuro che lo difenderò a denti stretti.



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