Aria Di Vita

I sogni cambiano, si trasformano. Sono serpenti che mutano pelle.
Restano sempre sogni.
Restano sempre qualcosa che rincorriamo, la nostra meta. E noi restiamo sempre bambini i che allungano le mani per prendere la cioccolata su un tavolo troppo alto per noi.

La vita sarà anche ingiusta e crudele, ma noi dobbiamo passare le tappe, andare incontro al nostro compagno, prendere il testimone e ricominciare a correre. Quanto è difficile però se non sappiamo che cosa ci sa dietro quella porta? Quanto è difficile se dobbiamo abbandonare tutto quello che pensavamo saremmo diventati un giorno.

Io mi sono immaginata quello che sarei diventata. Quello che avrei voluto essere.
Non il desiderio di diventare avvocato, come quando ero bambina, ma quello che avrei voluto essere ora, ‘da grande’. E invece no, la vita si è messa di mezzo, mi ha fatto una linguaccia e mi ha detto: ‘puoi scordartelo bella!’
E io mi sono messa a piangere come una bambina senza caramelle.
La vita prima ti vizia e poi ti toglie, per farti capire cosa significa la parola ‘sacrificio’ per farti assaporare la parola ‘rinuncia’. Allora capisci quanto è nera e amara, quando la senti sulla lingua, quando l’amaro ti scende nelle budella, quando capisci che è tutto da rifare, che il castello è crollato.
Saluti e baci.
Ti sembra che nulla abbia più senso, che il mondo sia pronto a chiudersi in se stesso, ad accoglierti nel mezzo e tu. Tu sei consapevole che la luce non la vedrai mai più.
Dipende, la durata è personale. Relativa. Rapportata alla grandezza dell’evento. Alla bomba che ti scoppia dentro, alla realtà che ti graffia la pelle.
Ora sono qui, tento di dare un senso alla mia vita, di raddrizzarla, ci metto la malta per farla stare in piedi.
Avrei voglia di ribellarmi, ma sono passiva, la lascio fare in fondo non sarà così terribile, a me è anche andata bene.
Forse è vero, sotto sotto è quello che volevo fare, anche se non lo ammetto nemmeno a me stessa perché mi manca il coraggio.

Sì Anna, non è così terribile. Funzionerà anche così, hai superato di peggio.
Sì è vero, ma è come se un pezzo di me non ci sia più. Come se fosse andato alla deriva in un mondo parallelo. Mi guarda da dietro un vetro opaco e mi indica con l’indice, si sente tradito da me. Da quello che non diventerò mai.
Ora mi dico ‘Amen’ non ho via d’uscita. Anche se tutto traballa intorno a me, piccoli terremoti che si abbracciano io rimango qui, solida come una roccia, perché quel qualcosa che dentro di me ha scricchiolato pericolosamente è già stato attaccato con la colla.

Devo solo aspettare che si asciughi.


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