Ciao Stefano

Vita. Che concetto astratto alle volte, non trovi?

Non trovi che adesso tutto abbia un senso diverso? No, non credo peggiore. Forse doveva andare così. Non lo so. Quello che so è che è tutto maledettamente sbagliato. Perché non dovevi morire così, non dovevi andartene senza dirmi nulla. È da maleducati, non si fa.

Questo ti avrei detto se la tua ex moglie non avesse chiamato oggi. Non ho avuto nemmeno il tempo di pensare che fosse uno scherzo, nemmeno la mamma lo ha avuto.
Una giornata in silenzio, ecco quello che le hai fatto passare. Ma come si fa? Perché non me l’hai detto che stavi cosi male. Tu, e la tua fottuta mania di minimizzare gli eventi. ‘Sto bene’ mi dicevi. Me l’hai detto anche dieci giorni fa quando ci siamo sentiti.
Quattro anni che non ci vedevamo. E quattro anni fa è stata la prima volta. Non eravamo proprio fratelli modello, non trovi? Però tu mi hai sempre chiamata ‘sorellina’, anche quando io ‘fratello’ non riuscivo a dirtelo.

Non posso dire di averti vissuto come avrei voluto. Tu hai fatto della tua vita quello che volevi. L’hai strapazzata, annoiata, stancata. Tu ci hai fatto di tutto e ne hai pagato le conseguenze per vent’anni.
Chissà se hai avuto paura. Chissà se te lo sentivi che non avresti più riaperto gli occhi.
Sapere che eri solo mi lascia tanta tristezza, un nodo che mi stringe la gola perché so che non ti sentirò più. So che nessuno mi chiamerà più ‘sorellina’.
Ecco, mi pento di non essermi fatta sentire abbastanza. Mi rimprovero di non aver dato abbastanza peso al tuo ‘sto bene’. Mi rimprovero della mia leggerezza e mi spiace per la mamma perché so che anche se non dice nulla, anche se non lo dà a vedere, sta male.
E’ introversa lei. Lei non piange, lei non ce la fa.
Che ti è successo, Stefano? Perché te ne sei andato così?

Mi manchi.
Ora vedere il tuo profilo su facebook mi mette una tristezza infinita. Ecco perché non sopporto i social network. Tu su quella cazzo di bacheca non scriverai più. Non ci sarà più la tua ironia. Il tuo sparar cazzate così, tanto per farlo. Il tuo voler negare la realtà. Fare di testa tua e sbagliare, non ascoltare nessuno.
Perché tu non ci sei più.
Ti ho voluto bene anche se non te l’ho detto abbastanza. Anche se non te l’ho dimostrato a sufficienza.
Io con la morte non ho mai avuto un buon rapporto. Perché siete morti tutti e io ho sempre una gran paura di perdere tutto. Perché la morte non aspetta, porta via quando meno te l’aspetti con ferocia con rabbia. Con divertimento.
Lascia il freddo. Se ti penso adesso io sento un freddo immenso. Non so nemmeno se riuscirò a venire al funerale, non lo so. Sei così lontano e io so cosi poco di quella che era la tua vita lassù. La tua ex moglie non è la persona più simpatica dell’universo, questo devi ammetterlo, e l’italiano nemmeno lo parla. Nemmeno tua figlia se è per questo.

Potrei stare qui a chiedermi il perché sei morto per il resto di questa mia fottuta vita. Non arriverei mai ad una conclusione perché non c’è. Non c’è una ragione. Non c’è un motivo. Sei morto e basta e io non riesco a dirti ‘addio’. Non riesco a pensare che non ci sei più perché fino a ieri c’eri. Non riesco a dirti ‘addio’ perché mi sembra tutto così stupido e inutile.
non riesco a dirti ‘addio’ perché non voglio farlo, allora ti dico ‘ciao’.

Ciao fratello mio.
Abbi cura di te, ovunque tu sia.

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